Tutte le risposte alle domande più frequenti sul sistema di allarme. Una guida che vi aiuta a comprendere e scegliere il sistema di allarme per la casa più adatto alle vostre esigenze.
MEGLIO UN IMPIANTO D’ALLARME FILARE O SENZA FILI?
In generale è consigliabile scegliere un sistema di allarme filare perché evita la sostituzione periodica (ogni 1-2 anni) delle batterie di ogni singolo sensore.
Il collegamento con i fili è sempre più stabile, anche se in realtà i sistemi wireless odierni sono molto avanzati e quindi buoni. Nel caso di sistemi di allarme senza fili bisogna spendere di più puntando su una qualità maggiore. Gli impianti senza fili sono molto più versatili e rapidi nell’installazione, senza contare poi che non bisogna realizzare le tracce sulle pareti.
Quindi se stiamo ristrutturando la nostra casa e/o ufficio conviene almeno realizzare preventivamente la predisposizione con tubazioni e corrugati.
Se invece preferiamo installare un sistema d’allarme velocemente e senza dover fare tracce etc.., possiamo utilizzare i sistemi wireless. L’affidabilità’ sia per la sicurezza che per i falsi allarmi anche nei sistemi wireless ormai è praticamente al massimo: per questa ragione Pronto Roma offriamo sugli impianti di allarme senza fili la garanzia anche di due anni.
PRIMA DELL’INSTALLAZIONE DI UN IMPIANTO DI ALLARME E’ SEMPRE MEGLIO FARE UN PROGETTO ?
Si è sempre meglio. Il progetto, che può consistere anche in un semplice schema fatto a mano utile a capire le parti essenziali che dovranno comporre il sistema di allarme.
Inoltre aiuta a capire i vantaggi/svantaggi delle varie soluzioni, aiuta il tecnico a definire meglio ciò che occorre fare, evita al cliente sorprese nel prezzo finale, rende l’impianto più affidabile .
Un impianto di allarme studiato prima sulla carta è come un vestito su misura!
E’ possibile contattare Pronto Roma al numero verde gratuito 800 98 04 40 per avere informazioni e progettare un nuovo sistema di allarme.
E’ POSSIBILE INTERAGIRE A DISTANZA CON L’IMPIANTO DI ALLARME ?
Si è possibile attraverso una buona programmazione ed utilizzando sistemi di allarme di buona qualita’. Un sistema affidabile e’ considerato tale, soprattutto se stabile. Cosa vuol dire ?
All’interno delle centrali di allarme a microprocessore c’e’ un software. Se questo e’ stato ben fatto e testato per molto tempo, si ha un sistema di allarme stabile, anche in base alla qualità dell’elettronica degli apparati messi in campo .
Tutti i sistemi elettronici possono avere malfunzionamenti, infatti e’ sempre previsto un tasto di reset.
E’, comunque, molto importante affidarsi a costruttori di apparecchiature elettroniche che realizzano impianti da molti anni e che hanno un settore sviluppo all’interno della propria azienda.
Oggi è possiamo accendere/spegnere l’impianto attraverso il nostro telefono cellulare.
Inoltre è possibile escludere zone per creare dei varchi di passaggio provvisori anche in caso di caso guasto.
Inoltre possiamo interrogare l’impianto chiedendo lo stato “inserito/disinserito”, le zone escluse, ascoltare in diretta le voci nelle stanze, accendere/spengere delle luci, la caldaia, aprire un cancello automatico, accendere/spengere l’impianto di condizionamento e l’impianto di irrigazione e mille altre cose.
LE PROCEDURE PER INTERAGIRE CON L’IMPIANTO SONO SEMPLICI E A PORTATA DI MANO PER TUTTI ?
Se il sistema di allarme e’ di primaria marca si, e’ facile. E’ sufficiente chiamare il numero di telefono dell’impianto (numero cellulare nel caso di GSM e numero di casa nel caso di utilizzo della linea telefonica urbana) e l’impianto d’allarme riconosce in automatico il nostro numero (i numeri autorizzati ad effettuare tali manovre devono essere programmati durante l’installazione dal tecnico nella memoria della centrale).
In sostanza, è sufficiente una semplice telefonata durante la quale ogni utente ottiene da una simpatica guida vocale le giuste indicazioni. Per esempio, si potrebbe digitare “5” per disattivare l’impianto oppure “9” per attivarlo totalmente, oppure digitare “7” per conoscere lo stato inserito/disinserito o ancora “0” per escludere determinate zone dalla copertura.
ESISTONO TELECOMANDI PER INSERIRE/DISINSERIRE UN IMPIANTO D’ALLARME ?
Si, oggi molte centrali di allarme lo prevedono.
La differenza sostanziale, però, che ne determina la presenza risiede nella tecnologia dell’impianto.
Esistono i telecomandi normali attraverso i quali noi possiamo inserire/disinserire il sistema di allarme senza però avere la certezza che l’impulso sia arrivato alla centrale e che quindi la copertura sia stata inserita.
Esistono invece telecomandi e centrali più evolute che danno la possibilità di avere la certezza dell’avvenuto inserimento . Si chiamano telecomandi bidirezionali. Dopo aver spinto il pulsante per l’inserimento, la centrale invia un segnale al telecomando facendo accendere una spia di conferma di avvenuto inserimento. Quindi molto più affidabile.
QUANT’E’ L’AUTONOMIA DI UN IMPIANTO D’ALLARME IN CASO DI BLACKOUT ?
Dipende dalla grandezza della batteria tampone utilizzata per mantenere in piedi il sistema di allarme. Facciamo un esempio pratico :
una batteria da 12 Ah, riesce mantenere in funzione un sistema per almeno un’ora se l’assorbimento totale dell’impianto fosse pari a 12 A. Quindi e’ sufficiente fare la somma di tutti gli assorbimenti delle apparecchiature del sistema (sensori, sirene, led di segnalazione, centrale di allarme, combinatore GSM etc, etc..) per ricavare l’autonomia totale .
La batteria normalmente e’ tenuta in carica attraverso la rete a 220 V di normale alimentazione . Tutte le batterie andrebbero sostituite al massimo ogni 2 anni circa. Moltissime volte capita di intervenire su impianti di allarme che all’improvviso iniziano a suonare perché hanno le batterie esaurite.
Le stesse vanno periodicamente verificate, anche a vista. Molte volte capita che le batterie possono essere difettose oppure addirittura che la parte elettronica della centrale che controlla la carica della batteria non funzioni bene, sovraccaricando la batteria e facendola gonfiare.
QUANTA AUTONOMIA DEVE AVERE NORMALMENTE UN IMPIANTO PER ESSERE SICURO ?
Normalmente noi consideriamo almeno 1 giorno, meglio due. Come sempre, comunque, bisogna analizzare singolarmente ogni caso. Se l’impianto si trova in una città molto grande ed al centro della stessa, normalmente possono accadere delle piccole interruzione nell’erogazione della corrente di poche ore . Nel caso che, invece, l’impianto sia in zone rurali con linee elettriche di alimentazione su palo a vista e senza protezione meglio un paio di giorni. Infatti anche in caso di pioggia queste zone possono avere disservizi più lunghi .
SI PUO’ AUMENTARE L’AUTONOMIA DI UN IMPIANTO DI ALLARME ?
Si e’ possibile. Meglio se previsto nella prima installazione originale ed in fase di progetto. L’autonomia si può anche ampliare successivamente, inserendo degli alimentatori supplementari.
E’ un lavoro abbastanza semplice e non eccessivamente costoso.
E’ POSSIBILE SAPERE ATTRAVERSO L’IMPIANTO QUANDO MANCA ALIMENTAZONE ?
Si e’ possibile attraverso la centrale del sistema di allarme ed il combinatore telefonico. Molte centrali hanno sul menù di programmazione la possibilità di far partire una chiamata dal combinatore telefonico dopo un tempo stabilito. Cioè possiamo “dire” all’impianto, per esempio, di chiamarci sul nostro cellulare trascorsi 30 min. dal momento in cui è iniziata a mancare l’alimentazione con un messaggio vocale pre-registrato sul combinatore.
Possiamo anche scegliere di farci chiamare quando, invece, torna l’alimentazione. Se non vogliamo essere chiamati perché siamo sempre molto impegnati, alcuni combinatori inviano anche dei semplici sms di avviso .
Meglio non inserire tempi sotto i 30 min perché in caso di mancanza di alimentazione per un tempo medio – lungo (2 ore) l’impianto chiama numerose volte.
Se l’impianto e’ fatto bene e viene eseguita una regolare manutenzione l’autonomia deve essere almeno di 24 ore.
E’ POSSIBILE AGGIUNGERE DEI SENSORI DI RIVELAZIONE INCENDIO SULL’IMPIANTO DI ALLARME ANTINTRUSIONE ?
Si e’ possibile applicando un modulo aggiuntivo all’impianto di allarme. e collegare dei sensori di rivelazione incendio. Questi ultimi possono essere anche di varie tipologie per usi diversi (rivelazione fumo, termovelocimetrici etc..).
COSTA MOLTO INSERIRE SENSORI ANTINCENDIO ?
No, anzi e’ molto conveniente. I sensori di rivelazioni incendio collegati ad un sistema antintrusione esistente utilizza la stessa centrale e lo stesso combinatore telefonico. Quindi il costo aggiuntivo riguarda soltanto i sensori, le linee di collegamento, la programmazione e il modulo aggiuntivo.
COME FACCIO A CAPIRE SE SI TRATTA DI UN TENTATIVO DI FURTO OPPURE DELL’INIZIO DI UN PRINCIPIO D’INCENDIO?
I recenti combinatori telefonici di buona qualità hanno la possibilità di poter pre-registrare dei messaggi vocali d’allarme diversi. E’ sufficiente pilotare l’evento del sensore in campo sull’uscita giusta della centrale che attiva il giusto messaggio quando vi chiama. Quindi riveremmo, ad esempio, una comunicazione del tipo: “attenzione furto zona 4 finestra cucina piano primo”, oppure “attenzione incendio cucina”. Tutto questo e’ compito del tecnico che installa e programma l’impianto . Ci sembra requisito importante scegliere un buon tecnico specialmente se si vogliono utilizzare al meglio tutte queste funzioni, per evitare di avere problemi successivamente.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]