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L’Eni ha trovato come sfruttare il catrame residuo della produzione di benzina e gasolio. Grazie ad una nuova tecnologia chiamata Est, l’ Eni conta di produrre 20 mila barili al giorno dai residui della lavorazione del petrolio. Dopo la realizzazione di un impianto pilota nella raffineria di Taranto, l’Eni sta procedendo alla realizzazione di un nuovo impianto nella raffineria pavese di Sannazzaro de’ Burgundi, che sarà operativo entro il 2012.
Un altro importante progetto di innovazione tecnologica, è quello dell’impianto di Gela. Un impianto che sarà in grado di produrre 250mila tonnellate l’anno di “green diesel” dalle alghe: nella raffineria sarà preparata un’area di 10 ettari alimentata dalle acque di scarico degli impianti nella quali coltivare le alghe con cui produrre gasolio.
(fonte: il sole 24 ore)
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