[vc_row][vc_column][vc_column_text]Lo scaldabagno rappresenta, ormai, un componente fondamentale della nostra casa: infatti, senza di esso non potremmo avere acqua calda per lavarci. Ma sappiamo davvero come funziona? Scopriamolo insieme e capiamo la funzione dei diversi elementi che lo compongono.
Comprendere il funzionamento dello scaldabagno non è affatto difficoltoso, ma e importante avere ben presente come avviene il procedimento di riscaldamento dell’acqua al suo interno. L’unico fattore che potrebbe metterci “i bastoni fra le ruote” è l’elevato numero di componenti che di cui è costituito.
Scambiatore di calore
Per avere subito ben chiaro il funzionamento dello scaldabagno, immaginiamo che l’acqua, entrando al suo interno scorra dentro una serpentina ossia un tubo d’acciaio, che in gergo tecnico è chiamato “scambiatore di calore”.
La ragione di questo nome è che scorrendo al suo interno l’acqua viene riscaldata. Come?
Ma grazie al calore prodotto dalle fiammelle che sono a contatto e che sono alimentate dal gas.
Il bruciatore
Il bruciatore è il supporto su cui le fiammelle si accendono nel momento in cui il gas inizia a fuoriuscire. Quindi basta aprire il rubinetto dell’acqua calda per far aprire la valvola da cui fuoriesce il gas che grazie ad una fiammella sempre accesa prende fuoco lungo tutto il bruciatore. A questo punto, l’acqua che scorre all’interno della serpentina (scambiatore di calore) viene scaldata dalle fiammelle sottostanti.
Alla chiusura del rubinetto dell’acqua calda, avviene il processo inverso: la valvola si chiude bloccando il passaggio del gas così da spegnere il bruciatore. Naturalmente l’unica a rimanere accesa sarà la piccola fiamma pilota che servirà, in futuro, ad una nuova accensione dell’interno bruciatore.
Quest’ultima valvola ha anche un ruolo essenziale per la sicurezza dell’impianto: bloccandosi in assenza di calore, essa evita infatti pericolose fughe di gas.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]