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Nei prossimi quattro anni, ENI investirà nel solare e nei biocarburanti, buona parte dei 350 milioni di euro destinati alla ricerca innovativa della società. Lo ha detto ieri a Londra l’amministratore delelgato del gruppo, Paolo Scaroni, intervenendo a a un convegno sull’energia solare e la fotosintesi artificiale tenutosi alla Royal Society, tempio della scienza britannica. Secondo Scaroni “occorrerà ancora tempo prima di trovare soluzioni alternative agli idrocarburi. Al momento il problema dell’energia solare stà nel riuscire a catturarla in modo efficiente e ad un prezzo abordabile, ma l’obiettivo è lontano. Il costo dell’energia solare è a da 5 a 10 volte superiore a quella prodotta dal petrolio o dal gas.
Attualmente la tecnologia più usata è il silicio, ma questo presenta tre inconvenienti: consuma molta energia per produrlo, ad un tasso di conversione di energia molto basso, ed è molto costoso”.
Il futuro, sempre secondo Scaroni, sta nelle tecnologie legati ai polimeri, nella cui ricerca l’ENI sta investendo. Per ora i rendimenti di questa nuova tecnologia sono ancora molto bassi, ma c’è molta fiducia per i prossimi anni.
Il secondo filone su cui vuole investire ENI è quella dei biocarburanti tratti da alghe marine, invece che da coltivazione di piante oleaginose. Le alghe sono coltivate in grandi vasche che non impegnano terreno agricolo, e soprattuto si nutrono di CO2 per crescere.
(fonte: il sole 24 ore)
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