[vc_row][vc_column][vc_column_text]Dopo aver deciso di smantellare (unico tra i grandi Paesi europei) di abbandonare la produzione di zucchero, organizzazioni agricole e società saccarifere, con la regia delle politiche agricole, hanno definito un percorso che prevede la riconversione produttiva dei 13 stabilimenti che hanno abbandonato la produzione di zucchero. La gran parte dei progetti ruota sulla produzione di energia elettrica da biomasse e sul bioetanolo da mais e cereali. Una partita che vale 1,3 miliardi di investimenti, di cui 527 finanziati dalla Ue attraverso l’aiuto alla ristrutturazione. La valorizzazione delle produzioni agro-alimentari locali, accanto alla produzione di “energia verde”, è il minimo comun denominatore dei progetti di riconversione.
Importanti novità arrivano anche dalla finanziaria 2008 e riguardano l’aumento del numero dei certificati verdi se esiste un accordo di filiera o se la produzione di energia avviene con materia prima raccolta nel raggio di 70 chiometri. Si stringono infine i tempi per rendere esecutivo l’obbligo di miscelazione dell’1% di biodiesel, bioetanolo o Etbe in diesel o benzine.
(fonte: il sole 24 ore)[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]