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Oramai la certificazione energetica per l’immobile è diventata legge e realtà, e serve innanzitutto a conoscere le caratteristiche energetiche degli impianti, tramite una serie di calcoli effettuati da tecnici specializzati, e quindi quanto consumerà la nostra casa e quanto spenderemo per mantenerla.
Saranno delle etichette, simili a quelle che troviamo all’acquisto degli elettrodomestici che riportano una classificazione energetica dalla A (massima prestazione) alla G (minima prestazione), ed in più una targa che probabilmente dovrà essere affissa sull’edificio che ci farà comprendere quanto “vale di più o meno” lo stesso sul mercato immobiliare.
Saranno delle etichette, simili a quelle che troviamo all’acquisto degli elettrodomestici che riportano una classificazione energetica dalla A (massima prestazione) alla G (minima prestazione), ed in più una targa che probabilmente dovrà essere affissa sull’edificio che ci farà comprendere quanto “vale di più o meno” lo stesso sul mercato immobiliare.
Le norme
Naturalmente la legislazione vigente, anche se rende obbligatoria la certificazione nel nostro Paese, essa verrà attuata con tempi e modalità differenti da regione a regione ed anche a seconda che si tratti di nuove costruzioni o di edifici esistenti.
Il Governo ha anche predisposto i metodi di calcolo ed i requisiti minimi, le linee guida nazionali ed gli organismi abilitati a rilasciare la certificazione, anche se già da tempo Regioni e province autonome si sono date norme e schemi in materia (come la provincia di Bolzano dal 2002 e la regione Lombardia dal 2007)
Viene quindi reso obbligatorio allegare la certificazione agli atti di vendita dal 1 luglio 2009, pena l’invalidità del negozio, anche se dovrebbe essere possibile rinviare la redazione di tale documento ad un momento successivo al rogito.
Naturalmente la legislazione vigente, anche se rende obbligatoria la certificazione nel nostro Paese, essa verrà attuata con tempi e modalità differenti da regione a regione ed anche a seconda che si tratti di nuove costruzioni o di edifici esistenti.
Il Governo ha anche predisposto i metodi di calcolo ed i requisiti minimi, le linee guida nazionali ed gli organismi abilitati a rilasciare la certificazione, anche se già da tempo Regioni e province autonome si sono date norme e schemi in materia (come la provincia di Bolzano dal 2002 e la regione Lombardia dal 2007)
Viene quindi reso obbligatorio allegare la certificazione agli atti di vendita dal 1 luglio 2009, pena l’invalidità del negozio, anche se dovrebbe essere possibile rinviare la redazione di tale documento ad un momento successivo al rogito.
Fonte: Ferderproprietà
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