[vc_row][vc_column][vc_column_text]Lo scaldabagno ha bisogno di una manutenzione pulizia periodica che rientra nelle semplici attività di manutenzione scaldabagno. Seguiamo insieme queste brevi indicazioni per capire il problema e risolverlo.
La pulizia dello scaldabagno è un’operazione particolarmente indicata in quelle zone geografiche cosiddette caratterizzate da un’acqua particolarmente “dura”: in questi casi è importante eseguire la manutenzione scaldabagno poiché questo tipo di acqua incide negativamente sul funzionamento dello scaldabagno.
Il problema
Lo scaldabagno, occupandosi del riscaldamento dell’acqua, è facilmente soggetto a forti incrostazioni interne di calcare che si forma proprio quando i sali minerali, contenuti nell’acqua cosiddetta “dura”, viene portata ad elevate temperature.
Il calcare provoca un allungamento dei tempi di riscaldamento dell’acqua, con conseguente dispendio di energia, e un intasamento delle tubature e del serbatoio interno dello scaldabagno.
In queste situazioni si deve intervenire periodicamente con la pulizia dell’impianto: è indispensabile effettuare la manutenzione scaldabagno.
La procedura
Seguiamo passo passo queste semplici operazioni.
Innanzitutto lo scaldabagno deve essere spento per una totale sicurezza e questo lo si fa abbassando l’interruttore generale.
Quindi si procede con lo svuotamento totale dello stesso: bisogna chiudere il rubinetto generale, per evitare che continui a riempirsi, e aprire i rubinetti dell’acqua sia calda che fredda fino a quando la fuoriuscita del liquido si arresta.
Quindi possiamo richiudere i rubinetti, e passare allo svitamento dei tubi che alimentano e svuotano di acqua lo scaldabagno: ponendovi di fronte ad esso potrete facilmente individuare i due tubi al di
sotto dello stesso.
La prima cosa da fare è svitare con una chiave a pappagallo il tubo che alimenta d’acqua lo scaldabagno contrassegnato, solitamente, da un anello o qualche complemento di colore blu.
Attenzione, perché svitata anche la valvola dell’acqua calda, riconoscibile per un anello o un complemento rosso, il liquido inizierà rapidamente ad uscire quindi sarà utile munirsi di contenitori o inserire un tubo che permetta di convogliare l’acqua verso la vasca o un lavandino vicino.
A questo punto, la seconda fase è quella che prevede lo smontaggio del coperchio che protegge
le componenti elettriche e generalmente posta nella stessa zona in cui i tubi convogliano l’acqua nel boiler: qui è importante disconnettere i fili del termostato e il filo di terra e sfilare, letteralmente, il termostato stesso tirandolo verso il basso.
A questo punto rimane solo una piastra, che funge da tappo del boiler e di aggancio per resistenza: sappiate che, fatto ciò, ci sarà ancora dell’acqua che scolerà giù, quindi avrete bisogno di un contenitore per raccoglierla.
La pulizia: Il calcio, generalmente, si accumula lungo la serpentina, quindi per effettuarne la rimozione può essere utile dare dei leggerissimi colpi di martello evitando di non battere sulla resistenza, oppure utilizzare degli agenti chimici che, se irrorati, sciolgono le incrostazioni.
Insieme alla serpentina, inoltre, deve essere pulito anche il bordo del boiler e il tappo-supporto dove viene applicata la guarnizione: per fare ciò può essere utile una spugna abrasiva.
Rimontaggio: tutti i pezzi che sono stati smontati e puliti devono essere ricollocati al loro posto puoi evitando di stringere esageratamente i bulloni. Possono essere ripristinati anche collegamenti idraulici e avviato il riempimento dello scaldabagno: è sufficiente aprire un solo rubinetto dell’acqua calda dopo aver già riaperto anche il rubinetto generale.
Durante questa fase lo scaldabagno espellerà tutta l’aria presente in esso fino a quando, riempitosi nuovamente, farà uscire acqua dal rubinetto.
Prima di rimontare il termostato e i fili elettrici è utile attendere qualche decina di minuti per controllare che non ci sia nessuna perdita d’acqua.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]